Federalismo e filosofia in Mario Dal Pra

Autori

  • Massimo Parodi Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2464-8914/12876

Parole chiave:

Mario Dal Pra, Partito d’Azione, Movimento federalista, Storia della filosofia

Abstract

Mario Dal Pra (1914-1992) fondatore nel 1946 della “Rivista di storia della filosofia” – di cui fu direttore fino al 1992 – e docente di varie discipline presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Milano, dirige nel corso del 1943 una collana di studi – Collezioni del Palladio – animata dal gruppo di intellettuali che sta per dare vita alla sezione vicentina del Partito d’Azione, che si conclude nel mese di agosto quando il gruppo si disperde e alcuni dei suoi membri, come Dal Pra, partecipano alla lotta armata nelle file della Resistenza.
A partire dallo scritto di Dal Pra del 1943 – “Necessità attuale dell’universalismo cristiano” – l’articolo ricostruire il contesto intellettuale e politico in cui l’autore si sposta verso posizioni laiche, pur senza rifiutare la sua formazione cristiana, e, nello stesso tempo, giunge a sottolineare una esplicita necessità di ideali sovranazionali che sfocia nella collaborazione con il Movimento Federalista Europeo, dopo la fine della guerra.
Le sue stesse posizioni filosofiche, le indicazioni sul metodo della storia della filosofia e alcuni studi, in particolare su autori medievali come Scoto Eriugena, ripropongono, su un terreno teorico, alcune idee maturate nel periodo della lotta e dell’impegno politico.
La particolare attenzione, evidente anche negli altri collaboratori della collana del ‘43, per temi di carattere religioso e morale aiuta forse a comprendere la parabola del Partito d’Azione, destinato a essere presto assorbito dal altri partiti, ideologicamente più attrezzati per la nuova realtà politica italiana.

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