Interferences of the Main Office of Control of Publications and Performances During Martial Law in Poland (1981-1983) in the Writing on the Rule of Law – Selected Examples
DOI:
https://doi.org/10.54103/2464-8914/27624Parole chiave:
Stato di diritto, Repubblica Popolare Polacca, censura nella Polonia comunista, legge marziale in PoloniaAbstract
L’intento di questo contributo è di presentare processi e cambiamenti che presero piede nella Repubblica Popolare di Polonia sull’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, in relazione alle attività del Sindacato autonomo ed indipendente „Solidarność”. In questo contesto, è necessario mostrare come le autorità statali di allora intesero il concetto di Stato di diritto (socialista o popolare percepito attraverso il prima delle idee di Marx, Engels e Lenin). Prendendo in considerazione il sistema monopartitico in allora vigente, questo articolo analizzerà specialmente la letteratura giuridica. Indagherà, anzitutto, gli scritti di Jerzy Bafia, che per molti anni influenzò lo sviluppo della legge polacca, dapprima quale presidente della Corte Suprema (1972-1976) e poi come Ministro della Giustizia (1976-1981). In secondo luogo, esso presenterà un’analisi delle fonti storiografiche collocate presso l’Archivio dei Registri Contemporanei di Varsavia nella sezione dedicata all’Ufficio Centrale di Controllo della Stampa, delle Pubblicazioni e degli Spettacoli in Varsavia. Organismi statali di censura nel periodo della legge marziale in Polonia impattarono sulla discussione relativa allo Stato di diritto controllando gli organi di stampa. Attraverso la censura, le autorità tentarono di sradicare rappresentazioni indesiderate del sistema politico del paese. Da questi documenti emergerà quindi un quadro della strategia di censura istituzionale che venne dispiegata politicamente e giuridicamente negli anni 1981-1983.
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