Il vicus di Bedriacum: note di archeologia del paesaggio

Autori/Autrici

DOI:

https://doi.org/10.54103/2035-4797/18023

Parole chiave:

Bedriacum; vicus; analisi geofisiche; foto aeree; analisi geomorfologiche; survey

Abstract

Bedriacum era adagiato nell’intersezione tra vie d'acqua e terrestri, su un dosso che permetteva un guado sicuro sul fiume Ollius. Durante il corso delle indagini archeologiche effettuate nell’ultimo secolo, sono state condotte parallelamente anche analisi non invasive del territorio, che hanno portato a una definizione geologica di dettaglio, una visione d’insieme data dalle fotografie aeree, dall’analisi del sottosuolo tramite prospezioni geofisiche e il costante raffronto con le fonti storiografiche. In vista della nuova stagione d’indagini che si sta prospettando per il vicus, si propone una rapida revisione dell’edito e dei dati d’archivio relativi alle indagini non invasive condotte a più riprese, per una prima lettura del paesaggio archeologico di Calvatone-Bedriacum.

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Biografia autore/autrice

Daniele Bursich, Università degli Studi di Salerno

Daniele Bursich è Ph.D. student in metodologia della ricerca archeologia presso Università degli Studi di Salerno. Si occupa in particolare di Urbanistica di Selinunte, viabilità in Magna Grecia e urbanistica dei vici della Cisalpina.

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Pubblicato

2022-06-15

Come citare

Bursich, D. (2022). Il vicus di Bedriacum: note di archeologia del paesaggio. LANX. Rivista Della Scuola Di Specializzazione in Beni Archeologici - Università Degli Studi Di Milano, 33–43. https://doi.org/10.54103/2035-4797/18023

Fascicolo

Sezione

Studi di amici e colleghi per Maria Teresa Grassi (II parte)