Note sul popolamento celtico della seconda età del Ferro in Cisalpina: dinamiche insediative, traiettorie storiche e caratteri culturali

Autori

  • Marta Rapi Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.54103/2035-4797/19461

Parole chiave:

Celti; Gallia Cisalpina; “latenizzazione”; insediamento; facies e gruppi culturali, continuità/discontinuità

Abstract

L’occupazione celtica dei territori a sud delle Alpi si realizza a partire dal IV secolo a.C. come un fenomeno composito, poco riconducibile ad un modello unitario: si tratta di gruppi di varia provenienza che si insediano in aree differenziate e caratterizzate a loro volta da peculiari vicende insediative pregresse, non ininfluenti nell’avvicendamento con l’elemento gallico e negli esiti che ne conseguono. Il tema è reso ulteriormente complesso dalla situazione delle fonti archeologiche, spesso carenti e in particolare per quanto riguarda gli abitati.

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Biografia autore

Marta Rapi, Università degli Studi di Milano

Marta Rapi è professore di Protostoria europea presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di età del Bronzo e del Ferro in Italia settentrionale, con particolare riguardo alle culture di Polada, delle Palafitte e Terramare e ai temi dell’archeologia e delle antichità celtiche (Celti golasecchiani e complessi tipo La Tène in Cisalpina) e dell’Etruria Padana. Dirige le campagne di scavi promosse dall’Ateneo presso l’abitato palafitticolo del Lavagnone (Desenzano - Lonato, BS) e presso il sito etrusco-padano del Forcello (Bagnolo S. Vito, MN).

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Pubblicato

2022-12-21

Fascicolo

Sezione

Studi di amici e colleghi per Maria Teresa Grassi (II parte)