Kapoyt/blu: alla scoperta della storia armena di un colore
DOI:
https://doi.org/10.13130/2035-4797/2413Parole chiave:
Blu, colore, Armenia, miniatura, pigmenti, manoscrittiAbstract
Lo studio si apre con un’analisi della semantica del termine armeno kapoyt, blu, passando al vaglio le sue occorrenze nei testi, con speciale attenzione per i diversi ambiti d’uso della parola: attributo di elementi naturali (laghi, mari, cielo ecc.) e di indumenti, sintomo di una patologia, caratteristica di pietre preziose, elemento costitutivo di toponimi. Ampio spazio si è dato all’individuazione delle valenze metaforiche del blu nella tradizione armena, evidenziandone l’impiego in relazione a sentimenti quali invidia, gelosia, dolore. La seconda sezione dello studio tratta del blu come mezzo di espressione artistica. Da una parte se ne mette in luce il simbolismo, in particolare nelle riflessioni sull’estetica del colore in chiave cristiana di alcuni autori armeni medievali. Dall’altra, si passano in rassegna diversi tipi di pigmento usati dagli artisti armeni in varie epoche e scuole, con riferimento ai manuali per la produzione dei colori e al commercio delle sostanze coloranti.Metriche
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