Isernia. Lo scavo al di sotto della Cattedrale: prime osservazioni sulla tipologia ceramica

Autori

  • Alessia Guidi Università di Padova

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-4797/4224

Parole chiave:

Isernia romana, criptoportico, ceramica comune

Abstract

Gli scavi eseguiti agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso sotto la Cattedrale di Isernia hanno restituito, tra le altre cose, un considerevole numero di frammenti ceramici. Il materiale proviene dal riempimento di uno spazio pubblico, probabilmente un criptoportico, della prima età imperiale, nell’area capitolina della colonia latina di Aesernia. Si presentano, in questa sede, i risultati preliminari dello studio della ceramica comune di età romana, per verificare presenza e durata d’uso delle forme individuate.

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Biografia autore

Alessia Guidi, Università di Padova

Alessia Guidi ha conseguito nel 2012 il diploma di Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici presso l’Università di Padova. E’ attualmente cultore della materia in Archeologia Classica e Storia dell’Arte greca e romana, presso l’Università degli Studi del Molise e si occupa in particolare di ceramica e di rivestimenti pavimentali d’età romana.

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Pubblicato

2014-07-15

Come citare

Guidi, A. (2014). Isernia. Lo scavo al di sotto della Cattedrale: prime osservazioni sulla tipologia ceramica. LANX. Rivista Della Scuola Di Specializzazione in Beni Archeologici - Università Degli Studi Di Milano, (16), 55–78. https://doi.org/10.13130/2035-4797/4224

Fascicolo

Sezione

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