Lo schema degli scuta incrociati nel mosaico romano e il caso di Desenzano

Autori

  • Daniela Massara Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-4797/1421

Parole chiave:

Desenzano del Garda, mosaico, romano, scudo, scuta, tardoantico, vestibolo, villa romana

Abstract

Lo schema degli scuta incrociati ricorre in numerosi mosaici pavimentali romani, databili tra il II secolo a.C. e l'VIII secolo d.C., situati in diverse regioni dell'Impero Romano (Achaia, Africa Proconsularis, Arabia, Aquitania, Belgica, Cyprus, Hispania, Italia, Mauretania Caesariensis, Numidia, Palaestina, Sardinia, Syria). La prima parte dell'articolo è dedicata alla presentazione dello schema in generale e alla diffusione delle sue varianti. La seconda parte, alla luce dell'intero repertorio raccolto e dei confronti più stringenti individuati, si concentra sul pavimento musivo dell'ambiente d'ingresso della villa romana di Desenzano del Garda, sul trattamento dello schema, sugli elementi riempitivi adottati (in particolare “il nodo”) e la funzione del vestibolo associato al pavimento e al contesto monumentale dell'abitazione.

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Biografia autore

Daniela Massara, Università degli Studi di Milano

Daniela Massara ha conseguito la laurea di secondo livello in Archeologia presso l’Università degli Studi di Milano. È attualmente specializzanda presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Milano e si occupa in particolare di Archeologia Classica.

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Pubblicato

2011-11-07

Fascicolo

Sezione

ARTICOLI