Pendagli a secchiello golasecchiani in un contesto di abitato etrusco-padano

Autori

  • Elena Barbieri

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-4797/13483

Parole chiave:

Pendagli a secchiello; Forcello; cultura di Golasecca; abitato etrusco; esogamia

Abstract

Il sito etrusco-padano del Forcello di Bagnolo San Vito (MN), situato tra i fiumi Po e Mincio, costituiva tra la metà VI – inizio IV secolo a.C. un importante snodo commerciale tra Mediterraneo ed Europa. Nel corso degli scavi sono stati rinvenuti numerosi oggetti d‘importazione, riferibili a diverse culture: come quella greca, veneta, golasecchiana e transalpina. Tra questi reperti vi sono 34 pendagli in bronzo del tipo a secchiello, tipici del costume femminile golasecchiano. Sono stati individuati quasi tutti i tipi classificati da de Marinis nel 1981 e si distribuiscono cronologicamente per tutta la durata dell’abitato. Trattandosi di elementi identitari di un popolo, la loro presenza in un abitato etrusco fa riflettere sulla possibilità che al Forcello risiedessero donne golasecchiane; questa presenza è spiegabile con l’uso di pratiche di esogamia tra popoli vicini, già più volte ipotizzate per la cultura di Golasecca.

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Biografia autore

Elena Barbieri

Elena Barbieri ha conseguito il diploma di Specializzazione in Beni Archeologici presso l’Università degli Studi di Milano. È attualmente archeologa e collaboratore esterno della cattedra di Preistoria e Protostoria presso l’Università degli Studi di Milano e si occupa in particolare di protostoria: età del Bronzo ed età del Ferro.

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Pubblicato

2020-05-19

Fascicolo

Sezione

Small Finds. Atti del Convegno di Studi (Università degli Studi di Milano)