Ipotesi su un ritratto di fanciulla di età severiana da Via Labicana

Autori

  • Mariarosaria Barbera Direttore della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-4797/967

Parole chiave:

ritratto, labicana, severi marmo, roma, eliogabalo, annia faustina

Abstract

Nel 2007, durante uno scavo in via Labicana alle spalle della Chiesa dei SS. Pietro e Marcellino, è stata rinvenuta una testa di fanciulla molto ben conservata, che le caratteristiche formali attribuivano all'età severiana. Il ritratto, in marmo greco è di altissima qualità e presenta confronti stilistici puntuali con una serie di teste del secondo e terzo decennio del III secolo d.C. La combine fra i tratti del volto e il tipo di acconciatura porta a riconoscervi Annia Aurelia Faustina, discendente di Marco Aurelio e terza moglie di Eliogabalo, Augusta per pochi mesi fra l’estate e la fine del 221. La testa è priva di precisi dati stratigrafici, perché gettata in uno scarico di età post-antica e il contesto di ritrovamento si colloca in una zona dalla topografia assai discussa, dove fluttuano fra gli altri l'Iseo Metellino e la domus Tetricorum. Lo scavo ha messo in luce un ambiente a pilastri con volte a crociera ed alti lucernari, sovrapposto a precedenti strutture, probabilmente un horreum databile nell'età di Domiziano, nell'ambito dei lavori di terrazzamento sul versante settentrionale del Celio. La scala realizzata più tardi a collegamento dell'ambiente con la terrazza reca numerosi bolli, alcuni legati alla famiglia di Marco Aurelio ed alla gens Ummidia (Annia Cornificia Faustina, sorella dell'imperatore, aveva sposato un Ummidio Quadrato), e più tardi direttamente a Commodo. Si ipotizza che, a seguito di una congiura cui partecipò il nipote di Ummidio, la proprietà di Cornificia fosse confiscata da Commodo, per essere più tardi restituita da Eliogabalo alla moglie Annia Faustina, onorandola con lo splendido ritratto ritrovato.

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Biografia autore

Mariarosaria Barbera, Direttore della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana

Mariarosaria Barbera è Direttore della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana. Già Direttore del Museo Nazionale d'Arte Orientale di Roma, ha svolto numerosi incarichi per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per la Soprintendenza archeologica di Roma. Le sue pubblicazioni scientifiche riguardano prevalentemente l'archeologia a Roma, dall'instrumentum domesticum agli arredi decorativi, ai complessi monumentali, alle necropoli, alle grandi collezioni di antichità.

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Pubblicato

2011-03-04

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