UN VECCHIO ITALIANO PER UNA NEOPOLITICA. LA LINGUA IN AZIONE DI MATTEO SALVINI

Autori

  • Claudio Nobili

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/12824

Abstract

Questo articolo presenta un esempio di studio del rapporto tra lingua e gesti nell’oralità della comunicazione politica. In particolare viene prospettato un modello di analisi multimodale della lingua e dei gesti simbolici e coverbali utilizzati dall’ex vicepremier Matteo Salvini, sullo sfondo di alcune linee di tendenza nell’italiano della politica tra la cosiddetta Seconda e Terza Repubblica. I gesti coverbali sono analizzati secondo il metodo dell’analisi gestemica (Nobili, 2019), ovvero scomposti in quelle parti minime di significante e di significato (i gestemi), ciascuna delle quali è portatrice di una porzione precisa del significato letterale e complessivo dei gesti. I risultati dello studio rivelano un idioletto salviniano non innovativo e che non punta sull’argomentazione, bensì sul convincimento, sull’azione, sul conteggio e sul discredito dell’avversario.

 

Old Italian for a neopolitics. Matteo Salvini’s language in action

This article presents a study on the relationship between language and gestures in the orality of political communication. In particular, a multimodal analysis model of language and symbolic and co-verbal gestures used by the Vice-Premier Matteo Salvini is proposed, based on trends in political Italian language between the so-called Second and Third Republic. The co-verbal gestures are analyzed according to the method of gestemic analysis (Nobili, 2019), i.e. they are broken down into minimal parts of the signifier and the meaning (the gestemes), each of which carries a precise portion of the literal and overall meaning of the gestures. The results of the study reveal a non-innovative idiolect of Salvini, not focused on argumentation, but on persuasion, action, counting and discreting the opponent.

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Pubblicato

2020-01-18

Fascicolo

Sezione

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