DAL BAMBARA ALL’ABC. PROGETTARE PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE PER RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

Autori

  • Elisabetta Balbo

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/12827

Abstract

Il primo obiettivo di questo articolo è di presentare il complesso panorama dell’accoglienza dei migranti richiedenti protezione internazionale che giungono in Italia, data l’attualità dell’argomento, e nello specifico di sondare quali siano le necessità e i servizi offerti a livello linguistico. In secondo luogo si intende indagare una problematica con la quale molti insegnanti di italiano per stranieri si trovano a dover fare i conti: l’analfabetismo. Non sono pochi infatti coloro che giungono nel nostro paese senza essere mai andati a scuola. Una delle conseguenze della mancata – o scarsa e inadeguata – scolarizzazione, è il non saper leggere e scrivere: tra scolarizzazione e alfabetizzazione vi è un doppio fil rouge. Conseguentemente è necessario progettare percorsi non solo di italiano come L2 ma di vera e propria alfabetizzazione: occorre cioè insegnare a leggere e a scrivere utilizzando come mezzo la lingua italiana. Infine verranno evidenziate alcune accortezze didattiche particolarmente importanti quando ci si trova di fronte a una classe composta da richiedenti protezione internazionale. L’idea di fondo è quella di offrire soprattutto una panoramica pratica e attuale a coloro che, a vario titolo, si occupano dell’insegnamento dell’italiano a migranti, e soprattutto a questa delicata categoria di apprendenti. Con una domanda-guida fondamentale: è possibile insegnare a leggere e a scrivere in italiano a un venticinquenne maliano che non è andato a scuola se non per pochissimo e sa parlare solo in bambara?

 

From BAMBARA to ABC: designing literacy pathways for international protection applicants

The first objective of this article is to present the complex panorama of the reception of migrants seeking international protection who come to Italy, given the topicality of the subject, and specifically to probe what the needs and services offered at the linguistic level are. Secondly, we intend to investigate a problem that many teachers of Italian for foreigners have to deal with: illiteracy. In fact, there are many who come to our country without ever having gone to school. One of the consequences of the lack of - or insufficient and inadequate - schooling, is not being able to read and write: between schooling and literacy there is a double fil rouge. Consequently, it is necessary to plan paths not only regarding Italian L2 but for real literacy: that is, it is necessary to teach people how to read and write using the Italian language as a medium. Finally, a number of particularly important educational precautions will be highlighted when faced with a class made up of applicants for international protection. The basic idea is to offer above all a practical and current overview to those who, for various reasons, deal with teaching Italian to migrants, and especially to this delicate category of learners. A fundamental guide-question: is it possible to teach a twenty-five year old Malian who only attended school for a short time and only knows how to speak in Bambara to read and write in Italian?

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Pubblicato

2020-01-18

Fascicolo

Sezione

ESPERIENZE E MATERIALI