Un elemento di valutazione della qualità della didattica universitaria

Autori

  • Gianluca Sbardella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Università di Roma "La Sapienza"
  • Francesco Sebastianelli Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Università di Roma "La Sapienza"
  • Carlo Mariani Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Università di Roma "La Sapienza" http://orcid.org/0000-0002-7979-1700
  • Vincenzo Nesi Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Università di Roma "La Sapienza"
  • Andrea Pelissetto Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Università di Roma "La Sapienza"

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-5398/6862

Abstract

Da molti anni le Università italiane hanno l'obbligo di somministrare questionari sul gradimento degli insegnamenti. Non è chiaro tuttavia come utilizzare questi questionari. In questo lavoro si propone un metodo per selezionare l'enorme informazione contenuta nei suggerimenti di studentesse e studenti. L'unico obiettivo che appare utile è migliorare i servizi offerti dall'Università. Le risorse di personale a disposizione di coloro che coordinano le attività didattiche sono inadeguate ed a volta risibili. Pertanto sembra necessario concentrare l'attenzione degli organi di coordinamento sulle maggiori ciriticità. Nel nostro lavoro dimostriamo che un metodo quasi automatico permette di isolare una porzione molto limitata (il 7% circa nel caso della Facoltà di Scienze della Sapienza) di insegnamenti drammaticamente critici. L'obiettivo politico è rispondere, con chiarezza, nella massima trasparenza, alla domanda che viene da studentesse e studenti di migliorare quei particolari insegnamenti. Non si postula un'attestazione di sacralità alle opinioni espresse, ma si vuole praticare e diffondere il rispetto assoluto della richiesta di verifica, implicita in tali opinioni. Il nostro approccio suggerisce anche in che modo sarebbe utile modificare leggermente la formulazione delle domande per rendere l'analisi statistica ancora più accurata. Nel complesso, per la realtà studiata in questo lavoro emerge un gradimento molto alto, se si guarda soltanto a valori medi. Tuttavia esiste una porzione di insegnamenti per i quali l'azione di verifica puntuale delle affermazioni contenute nei questionari appare utile e doverosa.

Tecnicamente, l'uso del cosiddetto "trimming method" appare particolarmente efficace per la selezione degli insegnamenti problematici. In sostanza si tratta di un metodo, molto adoperato in situazioni molto diverse, per ripulire il campione statistico dalla possibile presenza, in questo caso, di questionari che potrebbero essere stati compilati con scarsa attenzione. Nel nostro caso, per ogni insegnamento, e per ogni singola domanda posta nei questionari, eliminiamo il 50% dei questionari. Più esattamente, un 25% è composto dalle valutazioni più favorevoli e un 25% è composto dalle valutazioni più sfavorevoli. La nostra analisi mostra una grande stabilità dei risultati se si mantiene l'obiettivo della ricerca degli insegnamenti più critici.

Riferimenti bibliografici

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Pubblicato

2016-05-04

Fascicolo

Sezione

Note & Documentazione/Notes & Documents