Il caso dello sceneggiato televisivo "I fratelli Karamazov": il "cristianesimo sofferto" di Diego Fabbri nella Rai pedagogica dell'era bernabeiana
DOI:
https://doi.org/10.13130/2532-2486/8519Parole chiave:
Catholicism, Diego Fabbri, Sandro Bolchi, Fëdor Dostoevskij, Italian public broadcastingAbstract
Il contributo si propone di indagare il profondo legame di Diego Fabbri con l’opera di Dostoevskij che influenza la saggistica, la drammaturgia e l’impegno istituzionale dello sceneggiatore forlivese presso il Centro Cattolico Cinematografico (CCC). In particolare, si mira a definire il contributo personale di Fabbri negli sceneggiati Rai I fratelli Karamazov (1969) e I demoni (1972), in cui l’autore porta sullo schermo anni di studio e riflessione sull’opera dostoevskiana. Per meglio comprendere la relazione che corre tra la sceneggiatura, la produzione e la regia di Sandro Bolchi si analizza infine nel dettaglio il caso de I fratelli Karamazov.
The essay aims to investigate Diego Fabbri’s strong connection to Dostoyevsky’s work, which influenced the writer’s theatre, theoretical reflections and institutional work at the Centro Cattolico Cinematografico. In particular, the article aims to define Fabbri’s contribution to the RAI television productions "The Brothers Karamazov" (1969) and "The Demons" (1972), which represent many years of the author’s reflections on Dostoyevsky’s novels. It analyses The Brothers Karamazov in detail, in order to highlight the relationship between the screenplay, its production, and Sandro Bolchi’s direction.
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