I processi di elaborazione dei documenti del magistero. Il caso della "Communio et Progressio"
DOI:
https://doi.org/10.13130/2532-2486/9585Parole chiave:
Communio et progressio, Second Vatican Council, Paul VIAbstract
Il saggio ricostruisce il processo di elaborazione dell’istruzione pastorale Communio et Progressio, promulgata da Paolo VI il 23 maggio 1971. Il documento si connette strettamente al decreto conciliare Inter Mirifica sugli strumenti di comunicazione sociale, dato che la sua origine si deve a una precisa disposizione dei padri conciliari espressa nel decreto al n. 23. Attingendo principalmente alla documentazione inedita raccolta presso l’Archivio del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, si dà conto dell’articolato percorso redazionale durato sette anni durante i quali le varie componenti ecclesiastiche operarono quell’effettiva opera di discernimento sul fenomeno complessivo della comunicazione che il Concilio non era stato in grado di condurre.
This article reconstructs the elaboration of the pastoral instruction “Communio et Progressio”, disseminated on 23 May 1971 by Paul VI. The document is closely connected to the conciliary decree “Inter Mirifica”, on the instruments of social communication, given that its origin is owed to a specific arrangement from the Council fathers which is expressed in Decree n. 23. Drawing principally from the unpublished documentation preserved in the Archive of the Papal Council for Social Communications, it accounts for the complex editorial process that lasted seven years. During this time, the various ecclesiastical bodies carried out an effective and comprehensive evaluation of the communications that the Council had been unable to manage
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