Un improbabile precursore di Gutenberg?
DOI:
https://doi.org/10.13130/2035-4797/491Parole chiave:
epigrafia latina, iscrizioni su metallo, tecnica di esecuzioneAbstract
Il riesame dell’epigrafe in laminetta argentea compresa nel c.d. “Tesoro di Marengo” dimostra nettamente che l’iscrizione vi è stata praticata non certo “per mezzo di punzoni e stampi”, come proposto dal primo editore e mai più posto in discussione, ma con un’esecuzione tecnica di imbutitura applicata alla faccia posteriore, di cui si possono seguire le fasi successive di approfondimento, di ripensamento, di correzioni a non poche imprecisioni”.
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