Un improbabile precursore di Gutenberg?

Autori

  • Antonio Sartori University of Milan

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-4797/491

Parole chiave:

epigrafia latina, iscrizioni su metallo, tecnica di esecuzione

Abstract

Il riesame dell’epigrafe in laminetta argentea compresa nel c.d. “Tesoro di Marengo” dimostra nettamente che l’iscrizione vi è stata praticata non certo “per mezzo di punzoni e stampi”, come proposto dal primo editore e mai più posto in discussione, ma con un’esecuzione tecnica di imbutitura applicata alla faccia posteriore, di cui si possono seguire le fasi successive di approfondimento, di ripensamento, di correzioni a non poche imprecisioni”.

Metriche

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Biografia autore

Antonio Sartori, University of Milan

Antonio Sartori è professore associato di Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze dell’Antichità. Si occupa in particolare di valorizzazione delle epigrafi latine soprattutto di area lombarda, per cui ha curato i Cataloghi delle Raccolte epigrafiche di Milano, di Como, di Arsago Seprio e ora della Biblioteca Ambrosiana. Altri filoni di ricerca principali sono i fenomeni di integrazione tra immigrati Romani e residenti locali; l’epigrafia latina come mezzo di comunicazione di massa; gli usi e le notme dell’impaginazione nelle epigrafi latine. 

Pubblicato

2010-03-10

Fascicolo

Sezione

ARTICOLI