Dove vanno i musei dell’“altro”? Dieci anni dopo il Pavillon des Sessions
DOI:
https://doi.org/10.13130/2035-7680/1030Parole chiave:
musei, antropologia, politicaAbstract
“E alla fine i Baluba sono entrati al Louvre: dal 13 aprile 112 opere d’arte ‘altra’ sono esposte al Pavillon des Sessions. Come duecento anni fa l’irruzione alle Tuileries degli uomini senza storia e senza lettere diede il colpo di grazia al regno di Luigi XVI, oggi l’ingresso nello stesso prestigioso palazzo delle opere dei popoli senza storia e senza lettere segna la fine del dominio dell’arte occidentale” così titolava il mio articolo sul Domenicale del Sole 24 Ore, che il 16 aprile 2000 commentava l’apertura del Pavillon des Sessions.Metriche
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Pubblicato
2011-03-27
Come citare
Aimi, Antonio. 2011. «Dove Vanno I Musei dell’“altro”? Dieci Anni Dopo Il Pavillon Des Sessions». Altre Modernità, n. 5 (marzo):73-84. https://doi.org/10.13130/2035-7680/1030.
Fascicolo
Sezione
Saggi Ensayos Essais Essays