Una partita in cui non ci sono vincitori: Gmar gaviʻa di Eran Riklis

Autori

  • Sara Ferrari Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-7680/6532

Abstract

Che lo sport non rappresenti esclusivamente un semplice hobby, un divertissement
tramite il quale corroborare il corpo e distrarre la mente è cosa ben nota sin dai tempi
più remoti. Pur configurandosi come una pratica che riguarda e coinvolge innanzitutto
l’individuo e la sua complessità psicofisica, esso possiede parimenti un significato il
quale trascende l’ordinarietà di questi esigui confini. Lo sport, infatti, scrive, ad
esempio, Nitsch, non è soltanto un’attività “privata”, bensì un esercizio rivolto anche e
soprattutto agli altri, ossia “uno spettacolo” (cf. Nitsch 1992: 278), con tutte le
implicazioni che ne derivano. Lo sport è intrattenimento e comunicazione, divide e, al
tempo stesso, unisce ed esalta, capace di esercitare sull’immaginario collettivo un
potere catalizzatore paragonabile solo a pochi altri fenomeni culturali. Afferma
Crosson: “sport has developed over the twentieth century and into the twenty-first to
become one of the most important and influential of contemporary cultural practices”
(Crosson 2013: 1), come si può ben notare...

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Biografia autore

Sara Ferrari, Università degli Studi di Milano

Sara Ferrari insegna Lingua e Cultura Ebraica presso l’Università degli Studi di Milano.
Si occupa principalmente di letteratura ebraica moderna e contemporanea. Tra le sue
pubblicazioni: Forte come la morte è l’amore. Tremila anni di poesia d’amore ebraica
(Salomone Belforte Editore 2007); Yehuda Amichai, Nel giardino pubblico (A Oriente!
2008); La notte tace. La Shoah nella poesia ebraica (Salomone Belforte Editore 2010); Uri
Orlev, Poesie scritte a tredici anni a Bergen-Belsen (Editrice La Giuntina 2013).
Sara Ferrari insegna Lingua e Cultura Ebraica presso l’Università degli Studi di Milano.Si occupa principalmente di letteratura ebraica moderna e contemporanea. Tra le suepubblicazioni: Forte come la morte è l’amore. Tremila anni di poesia d’amore ebraica(Salomone Belforte Editore 2007); Yehuda Amichai, Nel giardino pubblico (A Oriente!2008); La notte tace. La Shoah nella poesia ebraica (Salomone Belforte Editore 2010); UriOrlev, Poesie scritte a tredici anni a Bergen-Belsen (Editrice La Giuntina 2013).

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Pubblicato

2015-11-30

Come citare

Ferrari, Sara. 2015. «Una Partita in Cui Non Ci Sono Vincitori: Gmar gaviʻa Di Eran Riklis». Altre Modernità, n. 14 (novembre):64-77. https://doi.org/10.13130/2035-7680/6532.

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