Femminismo e animalismo

identificando i principi delle oppressioni

Autor/innen

  • Elena Palazzini Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/balthazar/15325

Schlagworte:

discriminazione, legittimazione della violenza, femminismo, animalismo

Abstract

In questo articolo, introducendo alcune riflessioni di Carol Adams, si tenta di mostrare come i concetti di otherness e somatophobia possano risultare utili al fine di comprendere i fenomeni oppressivi: senza prescindere dal corpo e dalla biografia di ciascun vivente l’autrice individua in questi due concetti i tratti costitutivi delle relazioni improntate al dominio e propone quindi di ripensare ai problemi legati alle discriminazioni in modo unitario. In seguito, partendo dalla rivoluzione del concetto di soggetto che ha origine dal pensiero darwiniano, si nota che alcuni assunti teorici di formulazioni volte a contrastare la discriminazione di genere comportano comunque la riproposizione di categorizzazioni gerarchizzanti ed esclusioni. Pertanto, muovendo criticamente da alcune delle prime teorie femministe, si tenta di mostrare come il riconoscimento di ciò che costituisce il fondamento delle discriminazioni e della violenza verso ogni vivente possa essere uno strumento molto utile per affrontare i problemi legati a sesso e genere. Alcune tematiche femministe saranno infine rilette alla luce di teorie che prendono in considerazione la totalità dei viventi per identificarne i momenti di incoerenza.

Veröffentlicht

2021-03-23

Ausgabe

Rubrik

Essays