Il volgarizzamento oitanico della «Navigatio Brendani» nel ms. Paris, BNF, fr. 1553 e il suo modello latino

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Giulia De Martino
Rossana Guglielmetti

Abstract

Il volgarizzamento della Navigatio Brendani tramandato nel ms. Paris, BnF, fr. 1553, che pare costituire una forma a sé stante nell’ambito delle testimonianze della versione oitanica in prosa, è qui esaminato in relazione alla tradizione latina dell’opera. Risulta cosí possibile individuare a quale gruppo nello stemma latino appartenesse l’esemplare preso a modello per la traduzione e verificare l’estrema fedeltà della versione, le cui apparenti peculiarità risalgono già quasi tutte al modello stesso. Il profilo del volgarizzatore che emerge dall’analisi è quello di un traduttore al servizio del testo latino, che evita iniziative individuali. 

The vernacular translation of Navigatio Brendani transmitted in Ms. Paris, BnF, fr. 1553, seemingly an unusual form of the Oitanic version in prose, is explored here in relation to the Latin tradition of the work. It is possible to identify which group of the Latin stemma the model for translation belonged to, and thus verify the extreme faithfulness of the translation itself: almost every apparent peculiarity of the Oitanic text dates back to the exemplar. Such an analysis reveals the translator’s profile as serving the Latin text and avoiding any free interpretation of the work.

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Sezione
Saggi
Biografie autore

Giulia De Martino, Università degli Studi di Milano

Giulia De Martino (giulia.demartino@studenti.unimi.it) si è Laureata in Lettere nel 2014 presso l’Università degli Studi di Milano con un elaborato finale in Letteratura Latina Medievale dal titolo «Il volgarizzamento oitanico della Navigatio Brendani nel ms. Paris, Bibliothèque Nationale de France, fr. 1553 e il suo modello latino».

Rossana Guglielmetti, Università degli Studi di Milano

Rossana Guglielmetti (rossana.guglielmetti@unimi.it) è Professore Associato di Letteratura Latina Medievale e Umanistica presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa principalmente di ecdotica dei testi mediolatini: ha pubblicato fra l’altro edizioni critiche di diversi commenti al Cantico dei Cantici (di Gilberto di Stanford, Alcuino, Giusto d’Urgell e svariati anonimi) e, completando il lavoro iniziato dal suo maestro Giovanni Orlandi, l’edizione della Navigatio sancti Brendani, oltre a studi sulla trasmissione del Policraticus di Giovanni di Salisbury, al catalogo dei manoscritti agiografici della Biblioteca Medicea Laurenziana, a contributi sulla tradizione dei Padri.