Attraverso gli studi spagnoli di Cesare de Lollis (1887-1924)

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Diego Stefanelli

Abstract

L’articolo considera gli studi di ispanistica di Cesare De Lollis nel loro complesso: dalla fine dell’Ottocento, con gli articoli sulla lirica ispano-portoghese medievale (di stampo filologico-erudito) e gli interventi (di tipo giornalistico-divulgativo) su alcuni scrittori spagnoli dell’Ottocento, agli anni Venti del Novecento, con il volume su Cervantes reazionario (1924). Un momento importante di questo percorso fu il passaggio di De Lollis alla cattedra romana di «Letterature francese e spagnola moderne» (avvenuto nel 1905): ricostruite le vicende della cattedra, si pone l’attenzione sugli scritti coevi di De Lollis incentrati sulla necessità di uno studio serio delle letterature moderne. Vengono poi studiate le note e le recensioni di letteratura spagnola apparse nelle prime decadi del secolo, in particolare lo scritto Classicismo e secentismo (1908) su Fernando de Herrera, esponente di quella poesia «eroica» studiata a piú riprese da De Lollis (in particolare per il contesto francese). L’articolo si concentra poi sul volume Cervantes reazionario, mostrando che molte delle questioni trattate erano presenti già nel primo articolo del 1913, contemporaneo a quelli sui romantici italiani confluiti poi nei Saggi sulla forma poetica italiana dell’Ottocento. Proprio il nesso tra questi scritti e quelli su Cervantes consente di leggere il volume cervantino alla luce di un tema centrale della critica di De Lollis: la contrapposizione tra l’«eroe» della poesia classicistica e il «realismo» della rivoluzione romantica. 

The paper deals with Cesare De Lollis’ Hispanic Studies from the end of the 19th Century (with the philological studies on Spanish-Portuguese poetry of the Middle Age and the coeval journalistic articles on Spanish writers of the 19th Century) to the book Cervantes reazionario (1924). A turning moment in De Lollis’ approach to Spanish literature is 1905, when he obtained the chair of «Modern French and Spanish Literatures» in Rome: once studied the history of the chair, the paper focuses on De Lollis’ articles about the importance of a methodologically serious study of modern literatures, together with his notes and reviews on Spanish literature. The most interesting of them is the article Classicismo e secentismo (1908) on Fernando de Herrera: De Lollis included the poet in the «heroic» poetry of classicismo, which he studied in several works (concerning especially French literature). Then the paper approaches Cervantes reazionario, showing that several themes of the book derive from the article with the same name written in 1913, in the same years of the essays on Italian Romantic writers (collected in Saggi sulla forma poetica italiana dell’Ottocento by Benedetto Croce in 1929). The link between these articles and those on Cervantes allows to read Cervantes reazionario from the point of view of the contraposition between the «hero» of the classicistic poetry and the «realism» of the Romantic revolution. 

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Sezione
Saggi
Biografia autore

Diego Stefanelli, Università di Pavia

Diego Stefanelli (diego.stefanelli@yahoo.it) ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filologia Moderna presso l’Università degli studi di Pavia. Ha discusso una tesi dal titolo Positivismo e idealismo in Italia e in Germania: il problema dello stile fra linguistica e critica letteraria. Si occupa di tematiche legate alla storia e alla teoria della critica letteraria, in particolare dei rapporti tra critica italiana e tedesca nella prima metà del Novecento.