Salta al menu principale di navigazione Salta al contenuto principale Salta al piè di pagina del sito

Connessioni Remote 6 - OTONI (Oggetti Teatrali On-line Non Identificati) è on-line

2024-03-10

Nella home page della rivista (https://riviste.unimi.it/index.php/connessioniremote/index) e, nello specifico, al seguente link Connessioni Remote 6 è possibile consultare il nuovo numero della rivista (numero 6) dedicato alla tematica OTONI (oggetti teatrali online non identificati). Per leggere i singoli articoli completi bisogna cliccare sul pulsante PDF di ciascun articolo. Cliccando sul nome dell'articolo si accede solo alla visualizzazione degli abstract. In alternativa si può scaricare il fascicolo completo con tutti gli articoli. Vi ricordiamo che alla voce ARCHIVIO FASCICOLI è possibile consultare tutti e sei numeri pubblicati.

Il numero 6 di Connessioni Remote si costruisce sull’importante risultato raggiunto dalla rivista nell’ambito dei settori scientifico disciplinari che ne caratterizzano l’imposta- zione e la scelta tematica di approfondimento. Come rivista di Fascia A per l’area 10/C1 e come scientifica per l’Area 14 Connessioni Remote sviluppa un’indagine rigorosa sui temi delle tecnologie, dei linguaggi e dei processi emergenti dalla mediatizzazione del sociale nel campo delle produzioni performative.

Questo numero si propone di fornire un ulteriore contributo in questa direzione di ricerca concentrandosi sull’analisi degli oggetti teatrali online, che qui chiamiamo OTONI ovvero oggetti teatrali online non identificati così come definiti dall’articolo di Giovanni Boc- cia Artieri che usiamo come linea tematica e progettuale di questo numero. Si tratta infatti di mantenere forte l’attenzione sul processo di sperimentazione tecnologica delle forme performative di stampo teatrale alla luce non solo e non tanto del loro utilizzo in chiave drammaturgica – un aspetto della ricerca sulla mediazione cha vanta tantissimi e rilevanti studi – quanto sulla co-evoluzione di performance e mediatizzazione dove quest’ultima è sempre da intendere come il meta-processo sociale in cui i media intensificano la loro in- fluenza nella costruzione dell’esperienza individuale e collettiva. Il che significa che il campo artistico si pone come luogo di osservazione privilegiato dei processi che permeano tutte le dimensioni della nostra vita quotidiana e vale perciò la pena osservarli, anche criticamente.

Buona lettura dalla redazione di Connessioni Remote.