Il saggio si propone di ricostruire un ambiente performativo e installativo realizzato dalla collaborazione tra Giacomo Verde e la compagnia Tam Teatromusica "Lupus et Agnus) 1988. L'obiettivo del saggio è quello di portare in luce la complessità di un lavoro rimasto nell'ombra per diversi decenni, insieme a quello di restituire alcuni aspetti dell'estetica di Giacomo Verde in confronto con quelli che hanno caratterizzato la ricerca di Michele Sambin. L'introduzione e l'analisi dello spettacolo sono a cura di Flavia Dalila D'Amico, il glossario è a cura di Michele Sambin.