
Il lavoro dell'artista visivo e scrittore australiano Shaun Tan è caratterizzato dalla fusione creativa di testo e immagine che alimenta la sua arte politicamente attiva -una vera pratica di artivismo che muove ciò che Neumann e Rippl chiamano «configurazioni verbo-visive». Questo articolo esplora le forme e le funzioni delle configurazioni verbo-visive nel lavoro di Tan. Approfondisce due episodi della sua recente graphic novel Tales from the Inner City (2018), con particolare attenzione alle “strategie intermediali” da lui impiegate per raccontare questioni urgenti nell’era del cosiddetto Antropocene: relazioni di potere, antropocentrismo ed eccezionalismo umano. Tales from the Inner City introduce argomenti di interesse legati ai repertori della resistenza testuale-visiva; l’autore analizza l'"esteticaintermediale" che sta alla base di questo intervento artivista.