
Nel bene e nel male, l’arte ha sempre ricadute politiche, ma il legame tra etica ed estetica è spesso scomodo. Nel tempo sono state elaborate strategie raffinatissime per neutralizzarne le potenzialità emancipatorie. L’analisi parte da lontano, dalla “Lotta per l’arte” svoltasi in Germania alla fine degli anni Venti e dalle azioni del GAAG Guerilla Art Action Group, portate avanti dal 1969 in poi, per approdare al presente che ha visto azioni di protesta prendere forma e propagarsi proprio perché costruite intorno a comunicazioni artistiche potenti, come la performance Un violador en tu camino che dal Cile ha fatto il giro del mondo.