Diventare cittadini-sovrani

Abstract

L’autore esamina “Lettera a una professoressa” e “Lettera ai giudici” di don Milani dal punto di vista della propria esperienza, prima di studente e poi di docente, ponendo il problema della loro attualità. Da tale disamina emerge da un lato l’impossibilità di ridurne il significato alla denuncia del blocco dell’ascensore sociale e della necessità di un rinnovamento didattico, dall’altro di enfatizzare ciò che i due testi pongono, ovvero il problema di come uscire dalla condizione di suddito per diventare cittadino-sovrano.