“Tratta dei fanciulli” e onor di patria: la regolamentazione dell’emigrazione minorile tra l’Unità e la legge del 1901
DOI:
https://doi.org/10.13130/2464-8914/12651Parole chiave:
Tratta dei fanciulli, Legislazione sull'emigrazione, Emigrazione minorileAbstract
Il saggio esamina la regolamentazione dell’emigrazione minorile tra l’Unità e la legge del 1901. A seguito della denuncia della “tratta dei fanciulli” negli anni ’60 dell’800, venne emanata la Legge n. 1733 del 1873, che vietava l’impiego dei minori nelle professioni girovaghe. Il provvedimento, dettato, più che da esigenze di tutela dei bambini emigrati, dalla preoccupazione per l’onore nazionale offeso dall’imbarazzante spettacolo dei piccoli suonatori nelle città europee e americane, si sarebbe presto rivelato inefficace. Soltanto la legge “sociale” del 1901, diretta alla tutela e non più alla repressione dell’emigrazione, avrebbe rappresentato una svolta nella disciplina degli espatri minorili.
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