L’evoluzione dei criteri generali per l’attribuzione della piena capacità di agire
DOI:
https://doi.org/10.13130/2464-8914/12655Parole chiave:
Capacità, Impubere, Tutela, Inesperti, MaturitàAbstract
Il contributo effettua una breve ricognizione, dall’ordinamento romano, dei criteri adottati per determinare il conseguimento della pubertà da parte del minore. La riflessione, in un’ottica critica, si focalizza sull’analisi del rapporto tra maturità fisica, accertata quindi con criteri esteriori, e psicologica, necessaria a conferire al soggetto quella consapevolezza che, ad oggi, viene disciplinata ed indicata come «la capacità di compiere tutti gli atti».
Come si stabilisce qual è l’età più giusta affinché un minore si possa considerare capace di fare scelte giuridicamente vincolanti?
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