Per una storia del notariato nell’Italia centro settentrionale tra ascesa e declino. Qualche aggiornamento

Articolo non sottoposto a procedimento di peer review

Autori

  • Maria Gigliola di Renzo Villata Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.54103/2464-8914/16898

Parole chiave:

notariato (storia); requisiti; statuti notai

Abstract

L’obiettivo è quello di tracciare una linea di evoluzione della professione notarile attraverso i secoli dal basso medioevo all’età contemporanea nell’Italia centro-settentrionale tra ascesa e declino, due poli di uno sviluppo multiforme. Nella ricostruzione si concentrerà l’attenzione su alcuni momenti e snodi: il notaio dell’età bassomedievale interviene nella società e nelle istituzioni con un ruolo crescente, consapevole della propria funzione e forte della sua preparazione, verificata all’ingresso nell’attività. Il Cinquecento sembra rappresentare un momento di crisi, quanto meno nella percezione diffusa. Si intensificano i controlli della preparazione, si istituiscono archivi, si discute della ‘nobiltà’ dei notai. Tra fine Sette e Ottocento gli interventi statali si moltiplicano fino alle prime leggi unitarie: solo nel 1913 si chiederà, come requisito per la professione, la laurea.

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Pubblicato

2021-12-22

Fascicolo

Sezione

Notariato medievale italiano – Corso di Studi CERM di Trieste 2021