Immagini al limite: itinerari del disgusto nell’arte cinematografica

Autori

  • Lorenzo Pedrazzi Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2039-9251/2049

Abstract

Fin dal gesto scandaloso e osceno dell’occhio tagliato che apre Un chien andalou di Bunuel, il cinema si è proposto come un medium espressivo e artistico capace di veicolare nuove strategie di fruizione, arrivando, attraverso alcuni generi cinematografici come l’horror o il cinema splatter, a suggerire la possibilità di un’educazione dello spettatore al disgusto, sia esso fisiologico o mentale e psicologico. L’esperienza dei limiti della fruizione risulta quindi rinnovata dalla pratica cinematografica, così come rovesciate e riformulate molte delle categorie estetiche della modernità.

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Pubblicato

2012-03-02

Fascicolo

Sezione

Saggi