Per una logica dell’improvvisazione musicale. Riflessioni sul rapporto tra originale ed esemplare nell’estetica di Pareyson.
DOI:
https://doi.org/10.13130/2039-9251/6663Abstract
This essay aims at clarifying the relation between the notions of formativity and improvisation, with particular attention to musical practices. Firstly, I will focus on originality and exemplarity, then I will briefly deepen three themes of particular interest faced by Pareyson’s philosophy of art: 1) the unforeseen; 2) the interpretation; 3) the cue or sketch. My purpose is to suggest some adjustments to the notion of formativity, in order to outline the essential features of a logic of musical improvisation.
Riferimenti bibliografici
ALPERSON, Philip, “On Musical Improvisation”, The Journal of Aesthetics and Art Criticism, xliii/1, 1984, pp. 17-29.
BAUGH, Bruce, “Prolegomena to Any Aesthetics of Rock Music”, The Journal of Aesthetics and Art Criticism, li/1, 1993, pp. 23-29.
BERLINER, Paul, Thinking in Jazz: the Infinite Art of Improvisation, Chicago University Press, Chicago 1994.
BERTINETTO, Alessandro, “Improvvisazione e formatività”, Annuario filosofico, xxv, Mursia, Milano 2010, pp. 145-174.
CAPORALETTI, Vincenzo, “Il principio audiotattile come formatività”, in A. Sbordoni (a cura di), Improvvisazione oggi, LIM, Lucca 2014, pp. 29-42.
DAVIES, David, “The Primacy of Practice in the Ontology of Art”, The Journal of Aesthetics and Art Criticism, lx/2, 2009, pp. 159-171.
–, Philosophy of the Performing Arts, Wiley-Blackwell, Hoboken 2011.
Fischer-Lichte, Erika, Estetica del performativo. Una teoria del teatro e dell’arte (2004), Carocci, Roma 2014.
GOLDONI, Daniele, “Composizione e improvvisazione: dove sta la differenza?”, Aisthesis, vi/Special Issue, 2013, pp. 133-153.
HOOD, Mantle, “Improvisation in the Stratified Ensembles of Southeast Asia”, Selected Reports in Ethnomusicology, ii/2, 1975, pp. 25-33.
Jankélévitch, Vladimir, Dell’improvvisazione (1953), tr. it. di A. Arbo, Solfanelli, Chieti 2014.
KANT, Immanuel, Critica del Giudizio (1790), tr. it. di A. Gargiulo, Laterza, Roma-Bari 1997.
LEVINSON, Jerrold, “What a Musical Work Is” (1980), in J. Levinson, Music, Art and Metaphysics. Essays in Philosophical Aesthetics, Oxford University Press, Oxford 2011, pp. 63-88.
MAGNUS, P. D., “Historical Individuals Like Anas platyrhynchos and ‘Classical Gas’”, in C. Mag Udhir (ed. by), Art & Abstract Objects, Oxford University Press, Oxford 2012, pp. 108-124.
MEAD, George Herbert Mind, Self and Society (1934), Chicago University Press, Chicago 1972.
PAREYSON, Luigi, “La contemplazione della forma”, in L. Pareyson, Conversazioni di estetica, Mursia, Milano 1966, pp. 15-24.
–, “Tradizione e innovazione”, in L. Pareyson, Conversazioni di estetica, cit., pp. 25-32.
–, Estetica. Teoria della formatività, Sansoni, Firenze 1974.
PETERS, Gary, The Philosophy of Improvisation, Chicago University Press, Chicago 2009.
Rohrbaugh, Guy, “Artworks as Historical Individuals”, European Journal of Philosophy, ix, 2003, pp. 177-205.
SBORDONI, Alessandro, “Comporre interattivo. Una valida prospettiva”, A. Sbordoni (a cura di), Improvvisazione oggi, cit., pp. 89-95.
SPARTI, Davide, Il corpo sonoro. Oralità e scrittura nel jazz, Il Mulino, Bologna 2007.
–, “Il potere di sorprendere. Sui presupposti dell’agire generativo nel jazz e nel surrealismo”, in G. Ferreccio, D. Racca (a cura di), L’improvvisazione in musica e letteratura, L’Harmattan Italia, Torino 2007, pp. 77-91.
Dowloads
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
1. Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 internazionale che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
2. Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
3. Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).