Prevenzione e manutenzione nelle aree archeologiche

Autori

  • Paolo Gasparoli Politecnico di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-4797/4896

Parole chiave:

manutenzione, prevenzione, attività ispettive, manutenzione programmata, restauro, aree archeologiche, controllo

Abstract

È piuttosto evidente che le strutture archeologiche sono soggette a significative condizioni di rischio per ragioni connesse alla loro vulnerabilità e alla pericolosità ambientale, essendo in genere costituite da strutture ruderizzate, spesso in avanzato stato di degrado e direttamente esposte agli agenti atmosferici. Per tenere adeguatamente sotto controllo i fattori di rischio, al fine di evitare l’ineluttabile perdita dei manufatti archeologici, o quanto meno per allungare il loro ciclo di vita nelle migliori condizioni di conservazione, è necessario un costante monitoraggio e interventi di prevenzione, protezione e “cura” assidui e proseguiti nel tempo. Negli ultimi anni, sulla base di una consistente fase sperimentale sviluppata su casi di eccellenza, sono stati messi a punto strumenti operativi efficaci che hanno consentono di definire procedure dirette alla attivazione di processi di attività ispettiva (controlli) e di manutenzione preventiva e programmata. Le esperienze maturate, inoltre, hanno messo in evidenza come la conservazione dei beni culturali, anche dei beni archeologici, richiede attenzioni e interventi per i quali, spesso, non necessariamente si deve fare ricorso a raffinate competenze di carattere archeologico, ma più semplicemente al buonsenso e alle conoscenze tecniche derivanti dalle regole dell’arte e dalle buone pratiche del costruire, già ampiamente note e sperimentate. Senza sottovalutare, dunque, l’importanza delle competenze specialistiche, come condizione essenziale per consentire il riconoscimento di valore, e da qui derivare le opportune cautele nell’operare, si deve però considerare che le condizioni di degrado, il più delle volte causate da carenti o errate manutenzioni, non sono in genere dovute a limiti nelle conoscenze scientifiche o tecniche, ma a difetti e omissioni di tipo operativo, previsionale, organizzativo e pianificatorio.

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Biografia autore

Paolo Gasparoli, Politecnico di Milano

Architetto, Professore Associato, docente di Tecnologia dell’Architettura al Politecnico di Milano, Dipartimento ABC, consegue l’abilitazione scientifica nazionale a Professore di I fascia nella tornata 2012. Restauratore ai sensi del D.M. n 294/2000. Svolge attività di ricerca sulle metodologie di progetto, con particolare attenzione alle attività di restauro, gestione e manutenzione del costruito esistente, monumentale e storico. Si sta occupando del PdG del sito UNESCO di Crespi d’Adda e dei fenomeni di usura fisica e percettiva di Venezia e Laguna (sito UNESCO). Ha collaborato con il MiBAC per lo sviluppo di processi di prevenzione e manutenzione programmata sulle aree archeologiche di Roma e Pompei. Oltre a un centinaio di contributi e saggi sul restauro e sulla manutenzione degli edifici esistenti, pubblicati su riviste e in atti di Convegni nazionali e internazionali, è autore, presso Alinea, dei volumi: Un Manuale della Qualità e Procedure Gestionali per la Piccola e Media Impresa edile (1996); La manutenzione delle superfici edilizie (1997); La conservazione dei dipinti murali (1999); Le superfici esterne degli edifici. Degradi, criteri di progetto, tecniche di manutenzione (2002); Manutenzione e Recupero. Criteri, metodi e strategie per l’intervento sul costruito (2006, con C. Talamo); Prevenzione e manutenzione per i beni culturali edificati (con R. Cecchi, 2010); La manutenzione programmata dei beni culturali edificati (con R. Cecchi, 2011); Preventive and planned maintenance (con R. Cecchi, 2012); La Casa del Fascio di Gallarate. Ipotesi per il riuso e la valorizzazione (con M. Scaltritti, 2014), Venezia Fragile. Processi di usura del sistema urbano e possibili mitigazioni. Fragile Venice. Processes of wear on the urban system and possible mitigations, (con F. Trovò, 2014). In qualità di Direttore Tecnico di una impresa specializzata ha diretto numerosi e importanti cantieri di manutenzione e restauro di edifici storici e monumentali.

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Pubblicato

2015-05-11

Fascicolo

Sezione

Atti del Seminario interdisciplinare "Milano Archeologia per Expo 2015", Milano 21, 26-28 Novembre 2014