Philosophy as a Way of Life

Uncommon Schooling and the Prospect for the Humanities

Autori

  • Naoko Saito Kyoto University

Parole chiave:

Filosofia come modo di vivere, jiko keihatsu, scuole atipiche, filosofia come educazione degli adulti, Cavell, Thoreau

Abstract

Questo articolo tenta di rivendicare l’idea della filosofia come modo di vivere – un’idea e un’espressione associate in particolare a Pierre Hadot. Questo implica la riconsiderazione del compito e dell’aspetto pratica della filosofia. La filosofia va incontro a una crisi di identità. Da un lato, sull’onda dell’economia globale, la divisione tra sapere utile e inutile è stata rafforzata, e la filosofia tende a essere categorizzata come inutile. Dall’altro lato, in alcuni ambiti la filosofia è stata assimilata alla moda del self-improvement – in giapponese, Jiko Keihatsu, un’idea che reca con sé la connotazione tipica del miglioramento di sé, vicina all’idea del self-help negli U.S.A. e in Europa. Secondo questa moda, il «fast knowledge» viene valorizzato e il linguaggio della filosofia è tradotto in termini semplici e accessibili. Divisa tra queste due tendenze, la filosofia deve riconsiderare il proprio uso, senza volgere la propria «inutilità» in qualcosa di cui andar fieri, come è stato talvolta fatto nella tradizione delle arti liberali, né svendendosi come «utile» sotto la pressione dell’economia globale; deve riaffermare il proprio valore intrinseco. In questo articolo, farò riferimento a un’idea di filosofia con un senso più alto del suo uso e con un'economia dell'educazione alternativa, che richiede una conversion del modo in cui vediamo noi stessi, gli altri e il mondo.

Riferimenti bibliografici

Per i riferimenti bibliografici, si vedano le note a pié di pagina.

Pubblicato

2023-11-04