La verità del grido. Per un’archeologia della soggettività

Autori

  • Martino Doni

DOI:

https://doi.org/10.13130/2239-5474/2864

Parole chiave:

Infanzia, memoria, etologia, teriomorfismo, animale, confine

Abstract

Obiettivo di questo intervento è indagare due soglie della soggettività: l’infanzia e l’animalità. Bambini e animali condividono il loro essere “assoggettati”: mentre l’adulto è soggetto tout court, il bambino lo deve ancora diventare e l’animale è trattato come polo opposto alla soggettività (oppure, ma non è molto diverso, come soggetto surrogato). Il punto di partenza è la domanda “che cosa è un bambino?”; apertamente socratica, questa domanda serve a incrinare i sedimenti di sapere depositatisi sul senso comune circa la “vera natura” del soggetto.

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Pubblicato

2013-02-02

Come citare

Doni, M. (2013). La verità del grido. Per un’archeologia della soggettività. Nóema, (4-1). https://doi.org/10.13130/2239-5474/2864