«DAL LABBRO IL CANTO ESTASÏATO VOLA»: RIFLESSIONI LINGUISTICHE E GLOTTODIDATTICHE SULL’ITALIANO DELL’OPERA LIRICA

Autori

  • Uberto Minghi

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/5016

Abstract

Il presente lavoro approfondisce, nelle sue pagine iniziali, il tema dell’italiano dei libretti d’opera inteso come vera e propria varietà linguistica e «ipercordice» del quale vengono esaminati in forma sintetica i tratti caratterizzanti di natura lessicale e morfosintattica. Ci si sofferma soprattutto su forme e stilemi più ricorrenti che costituiscono, in un certo qual modo, le peculiarità più riconoscibili della lingua del melodramma: arcaismi, aulicismi, alterazioni dell’ordine delle parole e delle frasi, adattamenti alla forma metrica mediante ellissi e pleonasmi etc. Si passa, poi, a descrivere la natura del cantante d’opera intesa come tipologia di apprendente, in termini di bisogni linguistici, motivazioni, attitudini e predisposizione all’apprendimento. Vengono poi presi in considerazione alcuni aspetti più propriamente glottodidattici, attraverso una breve carrellata di strumenti e tecniche atte a sviluppare le competenze e le abilità più richieste a chi si approccia al melodramma italiano in ambito formativo o professionale: ascolto (di interpretazioni e passaggi celebri delle opere trattate); lettura (comprensione intensiva); produzione orale: (competenza fonologica ed espressiva; recitazione); produzione scritta (parafrasi del testo, traduzione intralinguistica). Nelle pagine conclusive, infine, si forniscono alcune indicazioni in merito ai contenuti professionali dell’insegnante di italiano per cantanti d’opera in termini di coaching linguistico e alle potenzialità del melodramma – della sua lingua, delle sue ««storie» e dei suoi personaggi – come straordinario veicolo (ancora non pienamente sfruttato) di promozione della cultura italiana nel mondo.


«Dal labbro il canto estasïato vola»: linguistic and language teaching reflections on Italian opera

This paper initially focuses on the theme of Italian opera librettos understood as real linguistic typology and “hyper-code” whose characteristic lexical and morphosyntactic features will be examined. We will primarily focus on the most common forms and styles that are, in some ways, the most recognizable characteristics of the language of opera: archaisms, aulicisms, changes in the order of words and phrases, adaptations to the metric form by ellipses and pleonasms etc. We then describe the figure of the opera singer considered to be a specific type of learner in terms of language needs, motivations, inclinations and readiness to learn. We then take into account some aspects more specific to language teaching, through a brief overview of tools and techniques designed to develop the most requested skills and abilities for the Italian opera, at either a student or a professional level. These include: listening (to interpretations and famous passages from selected operas); reading (intensive comprehension); voice production: (phonological and expressive skills; acting); written production (paraphrasing texts, intralinguistic translation). In conclusion, we provide several recommendations, with regard to professional teachers of Italian for opera singers, in terms of language coaching and the power of the opera - its language, its stories and its characters - as an extraordinary vehicle (still not fully exploited) for the promotion of Italian culture around the world.

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Pubblicato

2015-07-14

Fascicolo

Sezione

ITALIANO LINGUA SECONDA/STRANIERA