Non solo quotidiani in classe: considerazioni sull’italiano dei mass media.

Autori

  • Silvia Morgana

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/442

Abstract

L’articolo suggerisce che la scuola, sede dell’educazione linguistica,  deve insegnare a riflettere sulla ‘norma implicita’ dei media, a cui i ragazzi sono esposti quotidianamente  nel mondo extrascolastico. La formazione di capacità critiche rispetto alla lingua veicolata dai media può avere come punto di partenza l’esperienza del quotidiano in classe alle superiori, che oggi coinvolge più di  44.000 docenti e quasi un milione e ottocentomila studenti. L’osservazione di fenomeni innovativi rispetto all’italiano standard descritto dalle grammatiche, la riflessione sulle varietà e sul dilagare della dimensione orale nello scritto, il riconoscimento di tendenze ‘trasversali’ che coinvolgono diversi ambiti testuali, possono fornire validi strumenti  alla pratica didattica.  Ma tutto il sistema massmediatico  oggi punta alla complementarietà, ai rimandi  tra i vari media, con passaggi continui: i giornali dalla Tv e dal web,  il cinema dal fumetto, il fumetto dal cinema, la pubblicità dal fumetto. Appare allora importante l’esigenza di introdurre nella pratica scolastica anche la capacità di riflettere sulla lingua di altri media che entrano nella esperienza quotidiana giovanile, come il fumetto.

 

The article suggests that school, the place of linguistic education, should teach pupils to reflect on the ‘norma implicita’ of the media, to which young people are exposed every day outside school.  The development of critical faculties to apply to the vehicled language of the media can take as its starting point the experience of reading newspapers in class at upper secondary school, something that now involves over 44 000 teachers and almost one million eight hundred thousand students. Observation of innovative features different to the standard Italian described in the grammar books, reflections on the variety and spread of oral registers in writing, the identification of “transversal” elements involving different textual areas, may provide valid tools for practical application in teaching.   But the entire system of mass media nowadays aims at becoming complementary, at cross reference between one medium and another with constant shifts: TV and the worldwide web to newspapers, strip cartoons to the cinema,   the cinema to strip cartoons, strip cartoons to advertising.  It would thus seem to be important for our teaching to introduce the ability to reflect on the language of the other media that enter the daily experience of young people, such as strip cartoons.

 

 

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Pubblicato

2009-12-28

Fascicolo

Sezione

EDUCAZIONE LINGUISTICA