Emilio Villa: lettura fonetica delle Superfici di Capogrossi
DOI:
https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp107-139Parole chiave:
Arte italiana del XX secolo, Giuseppe Capogrossi, Emilio VillaAbstract
In occasione della personale di Giuseppe Capogrossi alla Galleria L'Attico di Roma dal 10 al 30 marzo 1962, venne pubblicato un catalogo ideato dal poeta e critico d’arte Emilio Villa, con due suoi testi. Il primo, steso in occasione della mostra, presenta una seconda parte ideata e scritta in latino nei primi anni Cinquanta come lettura fonetica delle strutture segniche di Capogrossi, e il secondo, in francese, datato settembre 1953, è anch'esso pensato come lettura fonetica.
Il saggio analizza come Villa ricrei verbalmente e visivamente le articolazioni segniche di Capogrossi, attingendo ad ambiti semantici differenti, e mette in luce le fonti visive di carattere arcaico e primitivista che Villa individua nella sua lettura del lavoro dell’artista e che suscitavano l’interesse di artisti e critici a Roma tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’50, vicini all’ambiente della Fondazione Origine e della rivista “Arti Visive”.
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