La trasformazione del movimento di protesta algerino di fronte al COVID-19. Dalle manifestazioni per le strade all’Hirak “a porte chiuse”

Il mondo e la lotta alla pandemia da COVID-19

Autori

  • Sara Zanotta Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2612-6672/13435

Parole chiave:

Algeria, Hirak, Coronavirus, Protests, Social Media

Abstract

L’Hirak, il movimento di protesta pacifica che per tredici mesi ha percorso le strade algerine, ha dovuto rinunciare alle manifestazioni settimanali a causa della diffusione della pandemia provocata dal SARS-CoV-2. Tuttavia, questo ostacolo non ha rappresentato una battuta d’arresto per il movimento, ma ha portato ad una sua evoluzione, trasformandolo in un Hirak “a porte chiuse”. Se per ora, quindi, il movimento è stato capace di reagire adeguatamente, resta da chiedersi cosa potrà essere dell’Hirak una volta superata la fase di emergenza. Tre sono i possibili scenari: la sua scomparsa, la sua vittoria o la continuazione della situazione preesistente alla pandemia.

Biografia autore

Sara Zanotta, Università degli Studi di Milano

Studentessa del corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Milano.

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Pubblicato

2020-05-10

Fascicolo

Sezione

Cronache delle istituzioni