Capolavoro del Rinascimento italiano, divenuto presto un classico della letteratura mondiale, ancora oggi l'Orlando furioso continua a suscitare nuovi interrogativi. Il presente volume ospita i contributi degli studiosi (alcuni dei maggiori esperti del Furioso, specialisti di altre aree e giovani ricercatori) che hanno partecipato al convegno internazionale di Erlangen-Norimberga, svoltosi al termine dell'intensa stagione di studi fiorita in occasione del quinto centenario della prima edizione del poema.
Il libro è diviso in due parti: la prima indaga alcune centrali questioni interpretative (come il rapporto tra finzione e realtà storica, l'ironia, il tema della saggezza o quello delle strutture genealogiche, il confronto con autori quali Luciano, Dante, Boiardo e altri, la presenza del modello teatrale, la modernità del Furioso) e propone nuove prospettive di lettura; la seconda esplora percorsi che si snodano in ambiti diversi (letterario, critico, figurativo e musicale) e in vari Paesi europei, attraversando la ricchissima storia delle "letture" (dalla ricezione letteraria, critica o ludica nel Rinascimento alla ricodifica operistica, dalla pittura sette e ottocentesca alle letture di Stendhal e dei romantici tedeschi, fino a disamine sull'ottava e sulle recitazioni orali) di questo inesauribile poema.
INDICE
Introduzione, di Christian Rivoletti (p. 9)
PARTE PRIMA. PROSPETTIVE DI LETTURA DEL TESTO
I. La Vera historia di Ariosto, di Albert Russell Ascoli (p. 25)
II. «Veramente confesso mentire». Realtà e finzione tra Luciano di Samosata e l’Orlando furioso, di Irene Fantappiè (p. 45)
III. «Credete a chi n’ha fatto esperimento»: pluralità e coerenza dei riferimenti alla realtà nell’Orlando furioso, di Christian Rivoletti (p. 69)
IV. Oltre il principio di indeterminazione. Leggere l’ironia di Ariosto fra testo, intenzione e realtà, di Corrado Confalonieri (p. 93)
V. La retorica della saggezza nel Furioso, di Francesco Ferretti (p. 111)
VI. «Cose orribili e stupende»: la Commedia dantesca nel Furioso tra memoria poetica e rifunzionalizzazione ideologico-narrativa, di Francesco Brancati (p. 133)
VII. «A guisa di teatro»: lo spazio della scena nell’Orlando furioso, di Tina Matarrese (p. 151)
VIII. Genealogie del Furioso, di Eleonora Stoppino (p. 169)
IX. La modernità del Furioso, di Sergio Zatti (p. 183)
PARTE SECONDA. PERCORSI NELLA STORIA DELLE «LETTURE»
X. L’Orlando furioso come fonte paradossale della teoria sull’epica nel Cinquecento italiano, di Daniel Javitch (p. 205)
XI. «La feccia del popolazzo»: il tema della classe sociale e la decanonizzazione dell’Orlando furioso, di Christopher Geekie (p. 215)
XII. L’Orlando furioso in un’ignota silloge di motti per l’Epifania, di Francesco Lucioli (p. 233)
XIII. Presenze ariostesche nel poema epico del Rinascimento francese, di Bernhard Huss (p. 255)
XIV. Aspetti della ricodifica operistica della follia di Orlando, di Florian Mehltretter (p. 269)
XV. Ariosto in context: cicli figurativi del Sette e dell’Ottocento a confronto, di Christina Strunck (p. 281)
XVI. Ariosto e Stendhal, di Mario Mancini (p. 307)
XVII. Ariosto e la critica romantica tedesca, di Karlheinz Stierle (p. 323)
XVIII. Dalla critica metaforica alla critica anatomica: l’ottava, di Maria Cristina Cabani (p. 337)
IX. Quando «l’alta voce ne va per tutti i palchi»: il caso dell’Orlando furioso (oggi), di Ludwig Fesenmeier (p. 353)
Indice dei nomi (p. 381)
Gli autori (p. 391)