Abstract
A partire da alcune importanti discrepanze cronologiche nella bibliografia critica dell’Eneide travestia, dove la comparsa del poema è fatta risalire ora al 1632, ora al ’33, ora al ’34, il saggio descrive e riordina il materiale attualmente disponibile sul volgarizzamento lalliano, sulle sue vicende compositive e sui rapporti tra l’autore e la corte romana. Stabilita la forte continuità che lega le due impressioni “Facciotti”, viene innanzitutto proposto un periodo di stampa compreso tra la fine del 1633 e i primi mesi del ’34; è quindi ricostruita la vicinanza tra l’autore, il cardinale Bernardino Spada e Nicola Villani; infine, sono indicati i punti di maggior contatto con la tradizione eroicomica braccioliniana.