Abstract
Il saggio fornisce l’edizione del Risaotto al pomidauro, un’anonima raccolta di testi lirici pubblicati sul «Giornale di Roma illustrato» nell’ottobre del 1886. La breve introduzione ricorda ai lettori il contesto di questa pubblicazione satirica che si rivela come una parodia dell’Isaotta Guttadauro, il poema preraffaellita di Gabriele D’Annunzio di imminente pubblicazione e del quale l’autore aveva anticipato alcune parti sui giornali. Scrittori coevi testimoniano che gli autori del Risaotto furono due giornalisti e critici letterari, Edoardo Scarfoglio e Giovanni Alfredo Cesareo: il breve commento che segue il testo del Risaotto, oltre a suggerire la probabile collaborazione di Matilde Serao all’opera, illustra i nessi che legano i contenuti della satira alle opinioni critiche espresse da Scarfoglio e da Cesareo sulla personalità e sui risultati letterari di D’Annunzio.