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Mock Jungle-Liberare arte da artisti. Maratona GIACOMO VERDE a Bologna

2021-04-27
L’arte di Verde, fin dagli esordi, si discosta da una volontà di affermazione, quanto piuttosto è mossa da pulsioni di necessità. “Un’arte civile”, scriveva Antonio Caronia nel 2011, in quanto Verde è da sempre impegnato, nel senso più solenne e profondo del termine; un artivista che, come sosteneva lui stesso, intende “liberare arte da artisti”.
Per molti versi in anticipo sul presente, pubblica tutto il suo materiale in open source, lontano da gabbie sistemiche ed esprime un linguaggio sovversivo anche nei confronti di classiche tassonomie. Nel corso della sua carriera mette da parte concetti come l’autorialità e paradigmi convenzionali a cui siamo abituati, coniugando la ricerca estetica e la sperimentazione tecnologica con un instancabile e profondo impegno politico e sociale. Formula così un linguaggio capace di intaccare l’idea stessa di opera d’arte per trasformarla piuttosto in “oper’azioni processuali che si traducono nella creazione di contesti partecipativi e relazionali” (Silvana Vassallo, 2018).
Lo screening 𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑎 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖 intende concentrarsi sulle riflessioni più spiccatamente politiche e sociali di Verde, con una selezione di video che si sofferma sulla consistenza di temi inossidabili.
Dalla fascinazione per il pioniere della videoarte Nam June Paik e la demistificazione del mezzo televisivo, all’uso del documentario per illustrare esperienze vicine al teatro, il disagio mentale e fatti storici rilevanti come il G8 di Genova – di cui quest’anno ricorrono i vent’anni –, fino alla sperimentazione con la videocamera del cellulare per mostrare come la bellezza possa assumere valori dai molteplici significati.
I video danno forma a un corpus di 4 ore che si ripete in loop a partire dalla mezzanotte del giorno 7 maggio. Alle 4.00, alle 8.00, alle 12.00 e così via, i video cominceranno nuovamente dal primo, in modo da consentire al pubblico di individuare pressappoco l’orario del video che si intende vedere.
Andranno in onda 14 video, ordinati cronologicamente:
- Fɪɴᴇ ꜰɪɴᴇ ᴍɪʟʟᴇɴɴɪᴏ, 10’, 1984/87/88;
- WDR Mᴀʀɪ̀, 3’37”, 1984/88;
- Rᴀᴠᴇɴɴᴀ Dᴀᴋᴀʀ, 14’08”, 1990;
- Sᴏʟᴏ ʟɪᴍᴏɴɪ, 44’35”, 2001;
- S’ᴇʀᴀ ᴛᴜᴛᴛɪ sᴏᴠᴠᴇʀsɪᴠɪ, 56’39”, 2002;
- Sɪɴᴛᴏᴍɪ - ᴇ̀ ᴘɪᴜ̀ ꜰᴏʀᴛᴇ ᴅɪ ᴍᴇ, 32’45”, 2006;
- Pʀᴏᴘᴀɢᴀɴᴅᴀ Eᴜᴛᴏᴘɪᴄᴀ, 2007 (trilogia composta da: So, 11’43”, 5116Maya, 12’26” e Ora, 11’30”);
- Rᴀᴘ ᴅɪ ꜰɪɴᴇ sᴇᴄᴏʟᴏ ᴇ ᴍɪʟʟᴇɴɴɪᴏ, 18’06”, 2008 (estratto dalla serie Meglio morire che perdere la vita);
- Nᴏɴ ᴛɪ ᴠᴏʟᴛᴀʀᴇ, 2’21”, 2009 (estratto della serie Free cell. Video art);
- Cʜᴇ ʟɪʙᴇʀɪ sɪᴀᴍ ɢɪᴀ̀, 13”, 2009;
- Sᴜʟʟᴇ sᴄᴀʟᴇ ᴅᴇʟ ᴍᴜsᴇᴏ, 2’08”, 2011;
- Dɪꜰᴇɴᴅᴇʀᴇ ᴜɴ ᴄᴏɴꜰɪɴᴇ, 2’16”, 2015.
𝑆𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎 𝑙'𝑎𝑟𝑐ℎ𝑖𝑣𝑖𝑜 𝐺𝑖𝑎𝑐𝑜𝑚𝑜 𝑉𝑒𝑟𝑑𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑇𝑜𝑚𝑚𝑎𝑠𝑜 𝑉𝑒𝑟𝑑𝑒 𝑒 𝑙'𝐴𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐷𝑎𝑑𝑎𝐵𝑜𝑜𝑚, 𝑉𝑖𝑎𝑟𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜.