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Saggi per la call-sezione sottoposta a peer review

N. 3 (2021): Gradienti di liveness. Lo shaping socio-tecnico delle arti performative tra online e offline

La performatività posthuman

DOI
https://doi.org/10.54103/connessioni/16824
Inviata
November 30, 2021
Pubblicato
2021-12-28

Abstract

L’accelerazione tecnologica continua a rivoluzionare la liveness lasciando emergere un alto gradiente di performatività anche nelle semplici abitudini multimediali quotidiane. L’ubiquità pervasiva dei media digitali influenza profondamente i modi e gli stili in cui la performance viene agita e fruita. Attivando efficaci dinamiche di connessione e coinvolgimento del pubblico, strumenti come lo streaming, la realtà virtuale e aumentata, l’intelligenza artificiale, il mapping, l’interaction design consentono oggi di allestire esperienze multimediali che offrono una dimensione sociale e comunicativa completamente diversa, all’insegna della transdisciplinarietà e dell’approccio post-antropocentrico. La live media performance è da considerarsi quindi come specifico settore di produzione artistica e di indagine, in cui è possibile far rientrare diverse tipologie di formati e pratiche. Gli agenti elettronici in scena vengono progettati per trasmettere un senso di interconnessione profonda tra i protagonisti, il pubblico e tutto ciò che li circonda.  Il palcoscenico diventa così una dimensione sospesa, un “luogo della mente” sinestetico e immersivo, in cui viene ricostruita la realtà come risultato di un agire non soltanto umano. La tecnosfera diviene in questo senso un partner di lavoro. Attraverso l’analisi di ricerche e di linguaggi artistici multimediali performativi emblematici di questo settore disciplinare, si proporrà una suggestione interpretativa transdisciplinare post-antropocentrica e postumana, prestando attenzione alle forme sia umane sia non umane di azione e gesto espressivo.