La 'Critica del puro sentire' come propedeutica alla cosmologia speculativa: Kant, Whitehead e il controverso primato del feeling sull'Erkenntnis

Autori

  • Alessandra Campo Università degli Studi di L'Aquila

DOI:

https://doi.org/10.13130/2239-5474/13532

Parole chiave:

Whitehead, Kant, sentimento, sensazione, causalità

Abstract

Whitehead è un matematico che conferisce pieni poteri al sentimento. La cosmologia speculativa che elabora in Processo e realtà è un’estetica trascendentale in cui il sentire è elevato a condizione reale di ogni esperienza. Non, quindi, un’estetica trascendentale in senso kantiano. La filosofia dell’organismo si propone di invertire il procedimento con cui Kant deriva il mondo dal soggetto, e ‘sentimento’ è proprio il nome del processo con cui il soggetto emerge dall’oggetto. Kant era andato vicino a scoprirlo quando ha fatto della sensazione la porta della percezione. Ma la sua imprevedibilità – sinonimo di variabilità, soggettività e aposteriorità – lo costringe a lasciarla fuori dall’analisi trascendentale. Whitehead, al contrario, ridefinendo lo statuto della soggettività in termini di sentire, la recupera e, scopo di quest’articolo, è mostrare in che modo vi riesca, ossia in che modo si passi dalla causa come categoria alla causa come sentimento.

 

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Pubblicato

2020-07-15