L'involontarietà del pensare nella società totalmente amministrata
DOI:
https://doi.org/10.13130/2239-5474/2477Parole chiave:
Pensare finalizzato, Informazione, deformazione, Pensare come meditare, Involontarietà del pensieroAbstract
L'autore sostiene che il modo prevalente di pensare nella società tecnicamente progredita è teso alla misurazione precisa più che alla interpretazione critica. L'informazione, per quanto ricca, rischia di ridursi a deformazione. I media non mediano.
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