Il concetto di «complessità». Contributo alla chiarificazione delle implicazioni filosofiche

Autori

  • Luca Mori

DOI:

https://doi.org/10.13130/2239-5474/2879

Parole chiave:

Complessità, osservatore, riduzionismo, semplicità, teoria dei sistemi

Abstract

Il concetto di complessità ha uno statuto peculiare all’interno del discorso scientifico: poiché viene utilizzato con riferimento a fenomeni e processi molto diversi – che vanno dal mondo prebiotico fino ai mondi simbolici mentali e sociali – non sembra possibile darne una sola definizione, né un criterio univoco di misurabilità. La rilevanza scientifica e filosofica del concetto, inoltre, dev’essere studiata in relazione ad altri temi interdisciplinari: auto-organizzazione e sistemi auto-organizzanti, evoluzione dei sistemi e proprietà emergenti, linearità e non linearità, varietà del riduzionismo scientifico, rapporti tra mappa e territorio (o rappresentazione e realtà), ruolo dell’osservatore. Nello scenario così delineato, l’articolo intende contribuire ad una chiarificazione filosofica del concetto, ripercorrendo alcuni momenti cruciali della sua storia a partire dall’articolo di Warren Weaver “Science and Complexity” fino al dibattito attuale.

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Pubblicato

2013-02-07

Fascicolo

Sezione

Epistemologia e pensiero della complessità