«NON SONO AVVEZZO A PREZZOLARE, MI DICA L’ULTIMO PREZZO». LA NEGOZIAZIONE NEI DIALOGHI DI COMPRAVENDITA IN ITALIANO L1/L2/LS TRA XVII E XX SECOLO
DOI:
https://doi.org/10.54103/2037-3597/19632Abstract
Per la situazione comunicativa della compravendita al dettaglio, in alcune linguo-culture è tuttora ammesso, se non proprio auspicabile, l’evento comunicativo della negoziazione del prezzo. Lo stesso evento, nella linguo-cultura italiana odierna, potrebbe apparire inopportuno e non essere incentivato; lo conferma il fatto che difficilmente la negoziazione del prezzo è inclusa nei sillabi dei corsi di italiano L2/LS: tendenzialmente non compare nei dialoghi ideati per gli attuali apprendenti di italiano. Eppure, come mostrano i numerosi manuali di conversazione e grammatiche bilingui o trilingui raccolti per questa indagine, in passato l’evento comunicativo della negoziazione del prezzo era rappresentato nei dialoghi, a partire almeno dal XVI secolo e sino al primo Novecento. Sulla base del corpus di testi menzionato, la presente ricerca illustra come poteva articolarsi l’evento comunicativo della negoziazione del prezzo, ripercorrendo le mosse comunicative e gli atti linguistici ammessi e la loro evoluzione in diacronia; sono altresì considerati i molteplici fattori che possono averne condizionato la rappresentazione (come i destinatari delle opere e le diverse lingue madri tematizzate) e la sua progressiva regressione.
“I am not able to bargain. Tell me the last price”. Bargaining in Italian language between the 17th and 20th centuries
Due to the communicative situation of retail buying and selling, in some languages and cultures, the communicative event of bargaining is still admitted, if not actually desirable. The same event, in today's Italian language, might appear inappropriate and not be encouraged; this is confirmed by the fact that bargaining is hardly included in the syllabi of Italian L2/LS courses: it does not tend to appear in dialogues designed for today's learners of Italian. Yet, as the numerous bilingual or trilingual conversation manuals and grammars collected for this investigation show, in the past, the communicative event of bargaining was represented in dialogues, starting at least from the 16th century until the early 20th century. Based on the corpus of texts mentioned, the present research illustrates how the communicative event of bargaining could be articulated, tracing the communicative moves and linguistic acts admitted and their evolution in diachrony; the multiple factors that may have conditioned its representation (such as the addressees of the works and the different mother tongues thematised) and its progressive regression are also considered.