L’ACQUISIZIONE DEI SEGNALI DISCORSIVI IN ITALIANO L2

Autori

  • Elisabetta Jafrancesco

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/5010

Abstract

Il contributo presenta i risultati di una ricerca sull’acquisizione dei segnali discorsivi (SD) in italiano L2, condotta su un corpus di parlato di studenti universitari in mobilità accademica, presenti nell’università di Firenze e inseriti in percorsi formativi di italiano L2 presso il Centro Linguistico di Ateneo. Il principale obiettivo dello studio è indagare l’italiano di stranieri relativamente a questo tratto specifico al fine di individuare eventuali sequenze acquisizionali, contribuendo a delineare lo sviluppo della competenza sociopragmatica degli apprendenti nei livelli di competenza proposti nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) Si analizza, in particolare, l’uso dei SD nel parlato dialogico degli informanti nei Livelli basico, indipendente e competente del QCER – con riferimento al modello tassonomico dei SD proposto da Bazzanella nella Grande grammatica italiana di consultazione (1995), integrato, in relazione allo specifico contesto, con nuove funzioni – evidenziando i principali macrofenomeni emersi, con l’intento inoltre di riflettere su come i dati dell’acquisizione dell’italiano L2 possono rappresentare un punto di riferimento per la definizione di percorsi formativi coerenti con i processi naturali di sviluppo della competenza.


Acquisition of discourse markers in Italian L2

The paper presents the results of a study on the acquisition of discourse markers (SD) in Italian L2 students, conducted on a corpus of spoken language by university students at the University of Florence who attended Italian L2 language course at the University Language Center. The main objective of the study was to investigate the Italian of foreigners in relation to this specific trait in order to identify possible acquisitional sequences, helping shape the development of learners' socio-pragmatic competence levels proposed in the Common European Framework of Reference for Languages (CEFR). In particular, we analyzed the use of SD in the spoken dialogue between students at the basic, independent and competent CEFR levels, with reference to the taxonomic SD model proposed by Bazzanella in the Grande grammatica italiana di consultazione (1995). In relation to the specific context, we integrated new features, focusing on key macro-phenomena that emerged, with the intention of considering how L2 data acquisition can be a reference point for the definition of training consistent with the natural processes of competence development.

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Pubblicato

2015-07-14

Fascicolo

Sezione

ITALIANO LINGUA SECONDA/STRANIERA