Aleatorietà e permutabilità nelle ricerche astratto-concrete in Italia. Struttura continua N. 018 di Bruno Munari, Immagini ottenute sostituendo ai numeri i quadrati di Davide Boriani e Random walks by random numbers di Grazia Varisco

Autori

DOI:

https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n21_2023_pp150-161

Parole chiave:

caso, aleatorietà, permutabilità, arte astratta, arte concreta, Bruno Munari, Davide Boriani, Grazia Varisco, Umberto Eco, John Cage

Abstract

Il dato aleatorio, elemento che entra regolarmente a far parte delle pratiche artistiche con le sperimentazioni dadaiste e surrealiste, viene ripreso e studiato dagli artisti del secondo Novecento. Una figura cardine è John Cage: il suo arrivo in Italia nel 1959 rappresenta una tappa importante per le riflessioni sul caso e non solo. Nel 1961 Umberto Eco scrive La forma del disordine, pubblicato all’interno dell’Almanacco Letterario Bompiani 1962, in cui l’autore mette in evidenza il rapporto tra arte, scienza e aleatorietà. È accompagnato da riproduzioni fotografiche di opere principalmente di arte cinetica e programmata, tra le quali spiccano Struttura continua N. 018 di Bruno Munari e Immagini ottenute sostituendo ai numeri i quadrati di Davide Boriani. Il primo è un lavoro composto da elementi modulari metallici che, tramite un sistema a incastro, permette al pubblico di creare infinite composizioni. Il secondo è invece basato sul processo di permutabilità da numero a segno grafico, esplicitato già nel titolo.
Tra il 1972 e il 1974, Grazia Varisco unisce aleatorietà e permutabilità con la serie Random walks by random numbers,  composta da cinque serigrafie. Associando un colore e una forma arbitrari a numeri casuali usati nella matematica statistica, l’artista ottiene cinque composizioni astratto-geometriche bidimensionali diverse.
Tra le tre opere si instaura un dialogo dal punto di vista sperimentale, nonostante la grande differenza tipologica, stilistica e di linguaggio.

Biografia autore

Irene Cimò, Università degli Studi di Milano

Irene Cimò è dottoranda presso l’Università Statale di Milano, dove sta lavorando a un progetto di ricerca sulla circolazione dell’esoeditoria legata alle ricerche verbovisuali nell’ambito delle neoavanguardie. Tra il 2018 e il 2019 ha collaborato con il Museo del Novecento di Milano in occasione della mostra Renata Boero. Kromo-Kronos come assistente alla curatela. Nel 2021 ha partecipato al lavoro di censimento e schedatura dei monumenti e delle opere di arte pubblica della città di Milano presso l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune. Collabora con la cattedra di Storia dell’arte contemporanea dell’Università degli Studi di Milano.

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Pubblicato

19-10-2023

Come citare

Cimò, I. (2023). Aleatorietà e permutabilità nelle ricerche astratto-concrete in Italia. Struttura continua N. 018 di Bruno Munari, Immagini ottenute sostituendo ai numeri i quadrati di Davide Boriani e Random walks by random numbers di Grazia Varisco. L’uomo Nero. Materiali Per Una Storia Delle Arti Della Modernità, 20(21), 150–161. https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n21_2023_pp150-161

Fascicolo

Sezione

Rarità, riscoperte e segnalazioni