L’analogia nel De veritate di Tommaso d’Aquino: tra capacità euristica e trascendenza divina
DOI:
https://doi.org/10.54103/2035-7362/19483Parole chiave:
Tommaso d’Aquino, Analogia, Attribuzione, ProporzionalitàAbstract
I tentativi attuati all'interno della tradizione tomista per individuare la dottrina ufficiale dell’analogia elaborata da Tommaso d’Aquino si sono dovuti confrontare con la varietà di distinzioni tracciate dall’Aquinate nei suoi scritti. In particolare, l’importanza inedita assegnata alla convenienza di proporzionalità nelle Quaestiones disputatae de veritate ha suscitato un dibattito secolare, che oppone quanti riconoscono in questa soluzione la dottrina autentica a coloro che la valutano meramente come uno stadio provvisorio all’interno di un’evoluzione riscontrabile nelle opere di Tommaso. Nel presente contributo si intende segnalare alcuni dati testuali che aiutano a chiarire il passaggio dalla concezione dell’analogia presentata nello Scriptum super sententiis a quella del De veritate, un passaggio strettamente legato alla funzione euristica svolta dall’analogia.
The attempts made within the Thomist tradition to identify the official doctrine of analogy elaborated by Thomas Aquinas had to deal with the various distinctions drawn by Aquinas in his writings. In particular, the great importance given to the agreement of proportionality in the Quaestiones disputatae de veritate has elicited a long debate, in which those who consider such a solution as the authentic doctrine are opposed to those who see it merely as a temporary stage of an evolution which could be observed in Thomas’s works. The aim of this essay is to present some textual data that contribute to clarify the transition from the analogy as conceived in the Scriptum super Sententiis to that of the De veritate, a transition closely related to the heuristic function of analogy.
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